L'Ort
Presso la splendida cornice di villa Morelli de Rossi a Mereto di Capitolo (S. Maria la Longa), il 14 di Luglio 2011, è stato rappresentato “L’Ort”: un racconto musicale tratto dal libro “Manuâl critic pal ort (L’art da la jeche)” di Stefano Montello e pubblicato nel 2008 da Forum Editrice Universitaria Udinese.
Nato da un’idea di Stefano Montello e Elvio Scruzzi, “L’Ort” ci propone appunto l’orto come metafora della vita e della conoscenza, come riflesso dell’armonia del cosmo (la parola “orto” ha la sua radice nel vocabolo dell’antico persiano pairidaeza che significa paradiso), come comunicazione e relazione sociale, come specchio della cultura e del carattere della gente friulana. Un orto perfetto, curato e gelosamente custodito, una specie di opera d’arte a cielo aperto.
Il racconto musicale si è diviso, come il libro, in due parti: una prima parte di generale approfondimento del tema ed una seconda parte più specifica, dove le singole colture dell’orto vengono trattate in maniera inusuale e divertente, lasciando ampi spazi ad una riflessione ironica e lieve, con l’unico scopo dichiarato di raccontare quel piccolo lembo di terra e di mostrare tutti gli agganci misteriosi che esso ha con la nostra vita, la nostra mentalità, la nostra storia ed il nostro modo di relazionarci con gli altri. Nei contenuti si incrociano quindi agronomia, filosofia e poesia riunendo rigore scientifico e spessore artistico in cui orto e arte si identificano: entrambi sono “creativi” poiché alterano l’ordine dell’universo creando qualcosa di nuovo. Il racconto musicale è stato allestito in collaborazione con Fabiano Fantini e Maria Luisa Rosso.
Allo spettacolo hanno partecipato più di un centinaio di persone.