Orbite Mutanti
Festival di Arte e Poesia
Sabato 11 Settembre 2010 a Palmanova, presso la Polveriera Napoleonica di contrada Foscarini, è stata inaugurata la mostra d’arte “Orbite mutanti”, uno degli eventi in cui si è articolato l’omonimo festival d’arte e poesia, promosso dall’Assessorato alla Cultura dei comuni di Palmanova e di Santa Maria la Longa con il coordinamento dell’associazione culturale Lapis.
Il direttore artistico Enzo Santese, nel pregevole catalogo pubblicato nella circostanza, afferma: “Con l’allestimento della mostra, il Festival conta sulla scenografia di un teatro ampio, dove il dato della poesia non è confinato solo nelle giornate di incontro tra letture, musica e canto, ma nell’intero svolgimento della rassegna, durante la quale le pareti e gli spazi interni della Polveriera Napoleonica di Contrada Foscarini sono un microcosmo in cui ruotano idee, sentimenti ed emozioni, tradotti in alfabeti gestuali, tessiture di segni, articolazioni cromatiche, combinazioni iconiche proteiformi. Le differenze tra i poeti, gli artisti, gli spunti offerti dai testi, le interpretazioni contenute nei quadri e nelle opere tridimensionali, producono una congerie di orbite che mutano per il diverso grado di incidenza nella sensibilità del lettore.
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Orbite mutanti designano un orizzonte cangiante di sensazioni e umori, confluiti nella struttura di opere che aprono finestre sul mondo interiore degli artisti dopo aver preso luce dalle parole dei poeti; a ognuno di questi, d’altro canto, il proprio testo appare talora dissolto in un sistema di relazioni e di corrispondenze, capaci di dare ulteriore slancio all’inespresso, trasformandolo in una nuova fruibilità della comunicazione verbale”.
Nella manifestazione sono stati impegnati nove artisti (Bluer, Fabrizio Campanella, Marco Cornini, Salvatore Dominelli, Claudio Mario Feruglio, Gianni Maran, Francesco Stefanini, Pier Toffoletti, Etko Tutta) e altrettanti poeti (Ivan Crico, Antonio De Lucia, Giovanni Fierro, Marina Giovannelli, Marco Marangoni, Marina Moretti, Enzo Santese, Francesco Tomada, Ennio Zampa).
Nella rassegna sono state esposte 27 opere, pittoriche e scultoree, con le quali gli artisti hanno interpretato le liriche presentate al festival.