Lapis descrive un itinerario attraverso i richiami forti della tradizione storica, le sollecitazioni seduttive della natura dei luoghi, gli agganci alle potenzialità di un territorio che nella sua estensione mostra una campionatura variegata di apporti, confluenti in una sintesi culturale con le caratteristiche di una realtà cangiante.

Le sfumature di questi riflessi vengono esaltati dal lavoro di Lapis, che - da strumento di registrazione qual è - nella tensione di ricerca e ricognizione dell'esistente combina conoscenze storiche, competenze tecniche applicate alla sfera delle discipline, impegnate nello studio del passato, nella formulazione del presente, nella progettazione di un futuro prossimo. Il tutto con il lavoro di persone, appassionate alla terra in cui vivono e curiose di proiettarla in confronti e approfondimenti con altri luoghi, anche lontani dalla pianura friulana.

Per questo rassegne, convegni, festival, gemellaggi, conferenze e dibattiti, servono a celebrare il senso di un tempo che scorre accompagnata da una fervida attività di pensiero di chi quel medesimo tempo vive appieno e intensamente.

                                                                                       Enzo Santese